21 aprile 2017

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21 aprile 2017

Il giorno 21 aprile 2017, il Vice Presidente della Camera Dei Deputati, On. Roberto Giachetti è stato ospite del Comune di Cesate e del suo Sindaco Giancarla Marchesi, per posare la prima pietra per la ricostruzione del Centro Giovani “Que Tal”. L’Onorevole, poi, ha voluto incontrare gli amici dello “Orto Sociale Cesate ” e ringraziare personalmente i nostri beneficiari, che ormai prestano la loro attività volontaria dal marzo 2016.

Il progetto “Orto Sociale”, a Cesate, riprende esperienze positive, già sperimentate in altri territori vicini, qui stimolato dalle sensibilità e sinergie attivate dall’Amministrazione Comunale, guidata da Giancarla Marchesi e dalla Presidente di Integra, Klodiana Cuka, presente con il Centro di accoglienza ed integrazione dei suoi migranti, attivi su questo territorio ospitale.

L’obiettivo centrale intende promuovere e diffondere le pratiche di agricoltura sociale, attraverso la coltivazione di un orto biologico,” cittadino”, all’interno del Centro Sportivo (attraverso una Convenzione con lo Sporting di Cesate), capace di superare le vecchie distinzioni tra territorio urbano e rurale, favorendo in primis una cultura della inclusione e della solidarietà. In particolare si sperimentano anche processi di partecipazione di più generazioni, bambini, giovani ed adulti, residenti e migranti, per praticare coltivazioni sia orticole che floristiche, realizzando: “cassoni con piantine, per la creazione e colorazione di alcune sagome di animaletti, oltre a conoscere e sperimentare alcuni aspetti legati alle biodiversità”.

Un progetto aperto e largamente condiviso, in cui ogni soggetto porta il suo peculiare contributo di saperi ed esperienze fattive, sia sul versante pubblico “regolatorio”, che privato gestionale, attivando “Buone Prassi” integrate, capaci di generare prodotti agricoli “solidali”, ma anche sperimentare interventi socio-

riabilitativi, con la cura dei soggetti più deboli e vulnerabili, come i giovani rifugiati.

La nostra Onlus, tra le poche in Italia, promuove da tempo un circuito vitale di “Buone Pratiche” non astratte, ma prima valutate e testate sui territori, nelle quali si propone, autonomamente ai Comuni i Lavori Socialmente Utili, come fattore reale di integrazione con le comunità locali e poi iniziative con il ricco mondo del volontariato privato, per favorire iniziative come queste, solidali, ma anche produttive.

In tal senso si possono concretamente incentivare anche inserimenti individuali dei nostri beneficiari, sul tessuto locale lavorativo, sia agricolo che artigianale e manifatturiero, meglio preparati attraverso tirocini formativi, che Integra intende attivare ovunque sussistano le condizioni, anche favorendo la

creazione di proprie “Start up”, supportate dal suo “Osservatorio sull’Imprenditoria Straniera”, costituito con l’Università del Salento.

In tale quadro di ricerca e sostegno, concreto, si possono attivare anche cooperative solidali, miste tra italiani e stranieri, rispondendo all’esigenza di rafforzare le politiche di integrazione, al di là della prima accoglienza, in linea con esperienze vitali, come quelle individuate a Cesate:

* Scuole di formazione, sulle generali tematiche ambientali, specie di tutela delle biodiversità, producendo cibo” a chilometro zero”, legato alla stagionalità delle colture, diffondendo nelle scuole la conoscenza stessa dei ritmi millenari della natura, in collaborazione con le locali associazioni professionali e del Terzo Settore.

Integra Onlus, attraverso queste azioni, intende così perseguire, con lo stesso sacrificio e la tenacia dei suoi operatori e collaboratori, la sua Missione Cristiana, contribuendo con la sua “goccia” ad alimentare il mare della solidarietà e dell’accoglienza, umana e responsabile verso i migranti, anche per concretizzare le nuove politiche di cittadinanza.

Fonte: Ufficio Stampa Integra Onlus

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