Accoglienza sì, ma vigile. Diritti, doveri, regole. Così Integra assiste i migranti

dossier statistico immigrazione 2015

Per dare significato non retorico alla Giornata Mondiale del Migrante, l’Associazione Integra Onlus ha reso omaggio a Papa Francesco all’Udienza generale di mercoledì 16 dicembre in Piazza San Pietro. Una delegazione di beneficiari e di operatori ha presentato al Pontefice La lettera di Natale 2015, carica di testimonianze e di esperienze, e ognuno ha fatto tesoro dell’insegnamento che il Santo Padre ha voluto impartire, insistendo sul senso del Giubileo speciale apertosi l’8 dicembre: la misericordia con cui Dio guarda all’uomo ben oltre i suoi meriti pur senza mai scordare la giustizia.

Come emerge  dal Dossier Statistico sull’immigrazione elaborato da IDOS per UNAR, presentato oggi a Lecce alla VII Conferenza Salentina delle Migrazioni Anno 2015 organizzato da Integra e dall’Associazione Salento Crocevia, la migrazione resta il tema centrale.

Mentre le proiezioni danno per il 2015 una cifra di migranti mondiali di 237 milioni si persone, particolarmente in Europa e in America Settentrionale, i dati acquisiti per il 2014 indicano che:

  • nell’Unione Europea, al gennaio 2014, i residenti stranieri sono stati 33,9 milioni (il 6,7% della popolazione) e 626.710 i richiedenti asilo;
  • l’Italia, a fine 2014, ha contato poco più di 5 milioni di stranieri residenti; l’incidenza sulla popolazione è stata dell’8,2%, valore superiore a quello medio europeo;
  • oltre la metà dei residenti stranieri in Italia proviene da un Paese UE: il gruppo di non europei più cospicuo sono i marocchini (449.058), terzi dopo romeni (1.13.1839) e albanesi (490.483); seguono cinesi (265.820) e ucraini (226.060);
  • i cristiani sono quasi 2.700.000, i musulmani oltre 1.600.000;
  • gli irregolari sono stati 30.906: il 50,9% è stato rimpatriato;
  • gli arrivi per mare sono stati 170mila; le richieste di asilo 64.625 nel 2014 e 30.535 nei primi sei mesi del 2015; a tutto giugno 2015 i migranti accolti sono stati 78.484, dei quali 19.716 nel Sistema di protezione per Richiedenti Asilo dei Rifugiati (S.P.R.A.R.)

In questo quadro, due sono i criteri direttivi con cui Integra agisce.

Il primo è l’accoglienza responsabile, imperniata sulla necessità che tutti gli attori in campo rispettino i propri ruoli, a partire dell’ amministrazione pubblica. «Il terzo settore», dice Klodiana Çuka, presidente di Integra, «è l’ultimo anello della catena, di per sé il più debole, ma altresì il vero braccio operativo dell’accoglienza. Tutto prende il via dal Ministero dell’Interno, poi passa all’ANCI, quindi arriva al Comune interessato, ma nulla può accadere senza le piccole cooperative che agiscono sul territorio rendendo concreto ciò che viene stabilito in sede politica e legislativa. Noi di Integra sono in prima linea, ma senza il sostegno di Comuni e Prefetture nulla è possibile. Tutto invece lo diviene operando di concerto con strutture comunali e prefettizie ».

Il secondo criterio è quello dell’accoglienza vigile, un concetto nuovo di cui Integra ha la primogenitura. In un momento di grandi sconvolgimenti geopolitici, mentre la cristianofobia è allo zenit e il terrorismo incombe, «occorre far comprendere ai migranti», spiega la presidente Çuka, «i loro diritti e i loro doveri, anzi prima i doveri e poi i diritti, chiarendo bene che non tutto è permesso per il solo fatto di essere accolti nel nostro Paese e che vi sono regole serie che è decisivo rispettare. Solo così l’accoglienza non è solo buonismo sterile».

Klodiana Cuka

Presidente Integra Onlus