Bergamo, Lega: “Bus diversi per migranti e studenti. Sgomitano e occupano troppo posto”

migranti

Secondo alcuni esponenti delle Lega nella zona della prima Val Brembana, i “richiedenti asilo”, definizione messa tra virgolette dagli autori della proposta, “spintonano e sgomitano e vista la loro stazza occupano troppo posto sul bus”. La loro presenza crea disagi nel trasporto pubblico e, sostengono gli autori della petizione, in previsione dell’imminente riapertura delle scuole, sarebbe opportuno che questi utilizzassero bus in orari diversi rispetto a quelli degli studenti. Anzi, consigliano i leghisti Galizzi e il collega consigliere comunale a Sedrina, Matteo Ripamonti, si dovrebbe “richiedere ai responsabili della casa San Giuseppe (la comunità che ospita i migranti) di mettergli a disposizione un loro mezzo”.

La Lega contro Casa San Giuseppe

Accompagnati dagli onorevoli Daniele Belotti e Alberto Ribolla, alcuni rappresentanti della Lega hanno presentato una petizione al prefetto della provincia di Bergamo, Enrico Ricci, per gestire la frequentazione dei mezzi pubblici nella zona della prima Val Brembana. Forti delle 700 firme raccolte tra i cittadini, gli esponenti del Carroccio hanno anche “raccontato le varie testimonianze di disagio dovute alla massiccia presenza dei richiedenti asilo” nel territorio. Come riferito dagli stessi, gli ospiti della casa San Giuseppe al momento sono circa 90. Nessuna pulsione segregazionista, giura l’esponente locale della Lega, Enzo Galizzi, che a piè della petizione scrive in maiuscolo grassetto:

LO SCOPO COMUNQUE RIMANE QUELLO DI CHIUDERE LA CASA SAN
GIUSEPPE, AL FINE DI RENDERE LA VITA PI Ú TRANQUILLA A TUTTI I
CITTADINI, SIA DI BOTTA, CHE DI CAMPANA, MA ANCHE QUELLI DI
TUTTA LA VALLE.

Le soluzioni della Lega per gestire il trasporto pubblico

Niente di strano secondo la Lega, che, in effetti, non è nuova a iniziative del genere.  Era il 2009 quando a Milano l’allora consigliere comunale della Lega Nord, Matteo Salvini, propose di dividere le carrozze della metropolitana: alcune per i soli milanesi, altre riservate agli immigrati. E correva l’anno 2009 anche quando l’allora vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato, oggi assessore alla Sicurezza della regione Lombardia nella giunta Fontana, aveva disposto che gli stranieri non ancora in possesso di documenti venissero fatti salire su dei bus con grate sui vetri, servizio che poi venne sospeso. Ha commentato Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione comunista:

Dopo aver provocato una strage con la loro pessima gestione della
pandemia, i leghisti tornano alla carica con le campagne anti-immigrati.
Invece di chiedere di potenziare il trasporto locale e di garantire che non ci
sia sovraffollamento sui pullman i soliti demagoghi razzisti puntano a fare
dei migranti gli untori portatori del virus
.

 

Fonte: ildigitale.it