Dialoghi della Memoria a scuola

Ebrei a Tricase Porto

Questo pomeriggio proiezione del docufilm The Albanian Code – “Il Codice Albanese” al “Nino Della Notte” di Poggiardo. Domattina “Dialoghi” nella sede centrale del “Don Tonino Bello” a Tricase con Rita Bacile che, prossimamente, donerà al Museo della Memoria di Nardò una coperta appartenuta ad una famiglia di ebrei ospitati a Tricase Porto

La Giornata della Memoria a scuola.

Sull’Olocausto ha sempre mostrato grande attenzione la dirigente scolastica Anna Lena Manca che, al “Don Tonino Bello” di Tricase – Alessano prima e al “Nino Della Notte” di Poggiardo poi, regala ogni anno ai suoi studenti momenti di importante riflessione sugli orrori che la storia recente ci ha lasciato in eredità.

Proprio in occasione della Giornata della Memoria 2023Integra Aps con la straordinaria partecipazione del regista Gady Castel, presenta in Puglia, in anteprima nazionale, The Albanian Code – “Il Codice Albanese” film documentario prodotto da Gady Castel e Yael Katzir, per la Claims Conference. Il docufilm racconta la storia sconosciuta di migliaia di rifugiati ebrei salvati in Albania durante la Seconda Guerra Mondiale e verrà proiettato in diverse scuole pugliesi tra le quali proprio il Liceo Artistico “Nino Della Notte” di Poggiardo (questo pomeriggio dalle 15,30). “Il codice albanese” verrà proiettato anche al Museo Ebraico di Lecce sabato 28 gennaio (dalle 17).

La presentazione del film, accolto calorosamente in Albania nel 2019 e nel 2021, dopo il tour italiano annullato a febbraio 2020 a causa della pandemia, diventa, dunque, finalmente realtà, grazie alla stretta collaborazione di Integra Onlus, che ha provveduto anche ai sottotitoli in italiano, con numerose associazioni e diversi enti locali ed in particolar modo grazie al contributo del Ministero degli Esteri di Israele ed il sostegno istituzionale delle ambasciate israeliane a Tirana e a Roma, come dell’Ambasciata d’Italia a Tirana, nonché dell’Ambasciata d’Albania a Roma.

Gady Castel considera il tour italiano, come quello albanese, «un viaggio per dire ancora grazie al popolo albanese per ciò che ha fatto, comportandosi diversamente dall’intera Europa».

Il docufilm al “Nino Della Notte”

locandina proiezioni giornata memoria

L’Albania, la cui popolazione negli anni della Seconda Guerra Mondiale era per il 70% circa di religione musulmana, risponde ad un codice d’onore chiamato Besa, per cui è meglio morire che voltare le spalle a una persona bisognosa.

A tal punto che un albanese aiuta chiunque si presenti alla sua porta, anche se fosse il suo peggior nemico.

Besa significa letteralmente “mantenere una promessa”, ovvero la parola data.

Chi agisce secondo Besa è qualcuno che mantiene la sua parola, qualcuno a cui si può affidare la propria vita e quella della propria famiglia.

Durante l’Olocausto, questo codice albanese o pegno d’onore, è stato messo in atto da coloro che, anche a costo della vita, hanno aiutato e protetto migliaia di ebrei.

Il film/documentario rende note le vicende di questi eroi e quelle dei profughi ebrei transitati in Albania durante la Seconda Guerra Mondiale.

Una storia di solidarietà umana e di coraggio che va oltre il credo religioso e che non ha eguali in tutto il mondo.

Una vicenda che ai nostri giorni diventa un messaggio, straordinariamente attuale, di tolleranza e di aiuto per chi fugge da guerre e persecuzioni.

Al “Don Tonino Bello” – Una coperta per il Museo

Nella sede centrale di Tricase, dopo due anni di pandemia, riprende la lunga tradizione dei “Dialoghi della Memoria”.

Domani, giovedì 26 gennaio, dalle. 10, il “Don Tonino Bello” ospiterà Rita Bacile che donerà al Museo della Memoria di Nardò una coperta appartenuta ad una famiglia di ebrei ospitati a Tricase Porto. Per l’occasione interverranno anche Ercole Morciano, autore del libro “Ebrei a Tricase Porto” e Giulia Puglia, assessore all’Istruzione e alla Cultura del Comune di Nardò.

Nell’occasione spazio anche alle testimonianze di alcuni studenti del “Don Tonino” reduci freschi dall’esperienza del Treno della Memoria.

Ebrei a Tricase Porto

Nella foto in alto Shlomo Wissolsky, ebreo polacco proveniente da Lodz, soggiornò a Tricase Porto insieme ad un gruppo di profughi che fuggivano dagli orrori del conflitto

 

Fonte: ilgallo.it