Drammatica a Lecce la situazione dei richiedenti asilo. Il Prefetto trova una sistemazione per trenta immigrati

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Con una lettera indirizzata alle Istituzioni competenti, la Presidente di Integra Onlus Klodiana Cuka, lancia l’allarme sulla situazione drammatica in cui versano alcuni richiedenti asilo politico sul territorio di Lecce. Di seguito il contenuto integrale della lettera indirizzata a: Capo Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione; Prefetto Lecce; Arcivescovo di Lecce; Presidente Regione Puglia; Presidente della Provincia di Lecce; Questore di Lecce;  Sindaco di Lecce.
Venerdì 31 maggio Integra Onlus ha appreso durante lo svolgimento dell’attività di sportello presso il Comune di Salve- da due richiedenti asilo politico la situazione allarmante per cui un gruppo di 30-40 richiedenti -ormai presenti sul territorio di Lecce da più di un mese-vivrebbero per strada in rifugi di fortuna poiché nei CARA (Centri di Accoglienza Richiedenti Asilo)  non ci sarebbero più posti disponibili.
Gli operatori di Sportello di Integra Onlus, nel pomeriggio del 01.06.2013 si sono recati per un sopralluogo verificando che le condizioni di precarietà denunciate dai due richiedenti rispondevano allo stato reale della situazione: afghani, iracheni e curdi siriani, ormai da settimane sul territorio, hanno trovato presso il dopolavoro ferroviario sito in Via Diaz un riparo di fortuna per la notte. Tuttavia sono nell’impossibilità di accedere a servizi sanitari e di poter curare l’igiene personale a tal punto che con l’inoltrarsi nella stagione calda potrebbero nascere anche delicate emergenze sanitarie per i richiedenti e per il territorio.
Certi della collaborazione da sempre positiva intercorsa fra Integra Onlus e i destinatari della presente nota, confortati dallo spirito con cui i destinatari della presente hanno sempre affrontato le delicate questioni legate all’immigrazione in generale e ai richiedenti asilo politico in particolare, non possiamo non segnalare con grande preoccupazione la situazione riscontrata, chiedendo l’immediata attivazione di una rete per la risoluzione del problema e, se necessario, l’interessamento da parte del Ministero competente, anche per evitare fenomeni di intolleranza che già in questi giorni cominciano a manifestarsi sul territorio nazionale e a Lecce.
Chiediamo la convocazione urgente di un tavolo per una pronta risoluzione della situazione di emergenza che riguarda un numero di richiedenti asilo ora compreso fra 30 e 40 unità, ma destinato pericolosamente a crescere, delle condizioni incivili e non rispettose della dignità umana in cui vivono, in contrasto con la normativa vigente oltre che con il principio di solidarietà, anche in virtù della tempistica che li vede protagonisti per la disamina delle loro pratiche.
Cordiali saluti.”

Non si è fatta attendere la risposta di Giuliana Perrotta, Prefetto di Lecce che ha fatto sapere di avere ottenuto dal Ministero dell’Interno l’autorizzazione ad alloggiare presso strutture diverse dai CARA 30 persone rimaste senza sistemazione.

Fonte: galatina.it