Emergenza nord Africa: il ruolo strategico degli enti di tutela

Emergenza nord Africa: il ruolo strategico degli enti di tutela

Il 12 febbraio 2011 è stato dichiarato lo stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale in relazione all’eccezionale afflusso dei cittadini provenienti dai paesi del nord Africa.

La cabina di regia della Conferenza Unificata, istituita per questa emergenza, ha richiesto l’intervento del Sistema nazionale di protezione civile per pianificare e gestire l’accoglienza sia dei profughi sia dei migranti arrivati dai Paesi del Nord Africa che sono in possesso del permesso temporaneo di soggiorno e hanno richiesto assistenza. Leggi tutto..

In data 13 aprile 2011, l’OPCM n°3933 ha dettato ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare lo stato emergenziale in parola ed ha nominato il capo del Dipartimento della protezione civile, Commissario delegato per la realizzazione degli interventi necessari per contrastare la criticità.

In particolare il comma 4 dell’art. 1 della richiamata OPCM dispone che “il Commissario Delegato, avvalendosi senza nuovi o maggiori oneri di un Soggetto Attuatore, designato per ciascuna Regione dal rispettivo Presidente, individua, adegua, allestisce o realizza, con procedure d’urgenza, le strutture per il ricovero e l’accoglienza”.

Il Soggetto Attuatore Puglia ha attivato una cabina di Regia stabile costituita da Enti ed Istituzioni a vario titolo coinvolti nelle attività di accoglienza dei migranti, finalizzata tra l’altro, a garantire una migliore qualità nelle operazioni di accoglienza.

Il verbale della cabina di regia del 24 giugno 2011 sottolinea l’esigenza di rafforzare il sistema dei servizi facoltativi, anche attraverso la promozione degli Enti di tutela che operano nel settore dell’accoglienza dei migranti.

Attualmente, infatti, sono utilizzate nell’ambito delle attività di accoglienza dei migranti numerose strutture private.

Per tale ragione è stato assegnato all’assessorato all’immigrazione della Regione Puglia il compito di fornire al Soggetto Attuatore un elenco aggiornato delle associazioni/enti di tutela presenti nella Regione puglia in modo da garantire un utile raccordo tra queste ed i soggetti privati che operano nell’accoglienza delle strutture recettive.

A tal fine è stato adottato uno schema di convenzione regolante i rapporti tra il Soggetto Attuatore

e le strutture private utilizzate nell’accoglienza dei migranti.

Inoltre, per garantire l’adeguata qualità dei servizi essenziali, prescritti nella convenzione, gli stessi dovranno essere assicurati da Enti di tutela qualificati, operanti sul territorio regionale, individuati nell’ambito di specifico decreto adottato dal Soggetto Attuatore sulla base delle puntuali indicazioni fornite dalla Regione Puglia-Servizio Immigrazione.

L’affidamento dei servizi essenziali all’Ente di tutela costituisce un vero e proprio obbligo per la struttura di accoglienza ( ai sensi dell’art. 4 del decreto del commissario delegato per l’emergenza flussi migratori del Nord Africa 27 luglio 2011, n. 10)

Costituiscono servizi essenziali ai sensi della Convenzione sopracitata:

– Mediazione linguistica/culturale con la quale si dovrà garantire la copertura delle principali lingue parlate dagli ospiti;

– Informazione sulla normativa concernente l’immigrazione, i diritti e i doveri e la condizione dello straniero, nonché sulle regole comportamentali della struttura; orientamento ed accompagnamento alle procedure di richiesta di protezione internazionale, orientamento alla tutela giuridica;

– Individuazione, sostegno ed accompagnamento delle persone appartenenti a categorie vulnerabili ai sensi del Dlgs 251/2007 ai servizi socio-assistenziali del territorio;

– Insegnamento della lingua italiana e organizzazione del tempo libero anche avvalendosi di risorse presenti sul territorio;

– Orientamento e accompagnamento ai servizi socio-sanitari del territorio e informazioni sulle possibilità di inserimento nel sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati

Per l’erogazione dei servizi essenziali l’ente di tutela si obbliga a:

– Mettere a disposizione idonei mediatori linguistico/culturali con ampia esperienza nel settore d’intervento oggetto della Convenzione, in modo da garantire la copertura delle principali lingue parlate dai beneficiari;

– Mettere a disposizione idonee figure professionali che siano in grado di orientare legalmente e socialmente i beneficiari durante il percorso di accoglienza;

– Rendere disponibili idonee figure professionali per l’individuazione e il sostegno della vulnerabilità di alcune tipologie di beneficiari;

– Predisporre programmi di insegnamento della lingua italiana da somministrare con l’ausilio di personale esperto e programmare momenti di ricreazione e svago da proporre ai beneficiari, anche attraverso l’ausilio di organizzazioni locali.

Alla luce di quanto sopra detto risulta evidente il ruolo fondamentale e strategico svolto dagli enti di tutela, i quali hanno il compito di monitorare e coordinare il lavoro svolto nei centri di accoglienza al fine di rendere il più agevole possibile il ricovero e l’accoglienza dei migranti.

In concomitanza con l’importanza delle funzioni svolte da tali Enti, essi sono stati individuati dal Soggetto Attuatore con apposito decreto, sulla base delle puntuali indicazioni fornite dalla Regione Puglia.

L’associazione Integra, da anni impegnata nel settore migrazione, è stata inserita nell’elenco degli Enti di tutela con decreto del 21 novembre 2011.

Integra è un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale che si avvale di professionalità italiane e immigrate altamente qualificate al fine di perseguire obiettivi e finalità di solidarietà tra i popoli e piena realizzazione dei diritti fondamentali, nonché di attività di assistenza sociale rivolta prevalentemente a immigrati presenti nel nostro territorio.

Questo ulteriore importante riconoscimento colloca Integra nell’ambito degli enti di tutela formalmente abilitati a svolgere attività di mediazione linguistica e culturale nonché capaci di mettere in atto tutti gli interventi necessari a fronteggiare lo stato di emergenza del Nord Africa.