Per un’accoglienza dignitosa, responsabile e vigile! Klodiana Cuka

L’Estate del 2016 forse verrà ricordata come la più torrida sul fronte dell’emergenza dei migranti, lungo  la rotta calda del “MARE NOSTRUM”, dove non si” costruiscono ponti, ma muri”, nell’illusione di arginare nella vecchia Europa un fenomeno divenuto oramai strutturale, che arriva da Paesi investiti da guerre, crisi, carestie e persecuzioni religiose.

Per questo la campagna mediatica montante sul cosiddetto “business” dei migranti, diffuso ed indistinto, è divenuta ancor più intollerabile! Dove sta “l’affare” se l’accoglienza viene svolta secondo i criteri che garantiscono dignità e qualità, attraverso adeguate strutture e dignitose condizioni di vita dei migranti, accompagnata da uno staff multidisciplinare (pagando i tributi mensilmente), che assicura l’inserimento e l’integrazione dei richiedenti asilo?

Ad oggi, nelle attuali strutture di accoglienza (400 Sprar e 3050 CAS) sono passati fin qui complessivamente  molte migliaia di migranti, che ora sono al limite del collasso, di fronte alla pressione crescente dei continui sbarchi. Pertanto è necessaria una più equa redistribuzione degli arrivi, in primo luogo in Europa (inesistente) e su tutto il territorio nazionale (limitata), come indica la recente riforma del sistema Sprar, condividendo, incentivando, ma anche responsabilizzando meglio tutte le Amministrazioni Locali.

Un obiettivo che rischia di rimanere astratto o limitato, se non si tengono in equilibrio il sempre necessario coordinamento delle Prefetture, con il  protagonismo dei  Comuni, superando però le attuali contraddizioni e condizionamenti di politiche populiste e xenofobe diffuse nei gruppi dirigenti locali, spesso camuffate da motivazioni tecniche e burocratiche e persino di acuta/inattesa preoccupazione verso “i poveri profughi”.

L’esperienza dell’Associazione Integra, oramai ultradecennale, mostra come accanto ai Comuni Virtuosi con i quali abbiamo la fortuna di lavorare,  vi siano altri inattivi ed inadempienti, che talvolta siamo stati costretti a denunciare, in tutte le sedi, per i mancati o ritardati pagamenti. Questo “nodo scorsoio” rischia ora di strangolare  tutti noi gestori piccoli del Terzo Settore, facendo lievitare a dismisura le anticipazioni bancarie necessarie per garantire comunque i servizi ai migranti (con interessi esorbitanti), spesso ritardando il pagamento degli stessi operatori.

ORA LA MISURA E’ COLMA !

La Riforma dell’Accoglienza, che  avrà una fase di transizione, ma anche di sperimentazione di ” Buone Prassi”, sia così un’occasione unica per ridare ruolo e certezze a tutti i soggetti interessati, al fine di assicurare la migliore implementazione ed il massimo del consenso  sui nuovi obiettivi riformatori. Proprio per evitare di assistere all’ennesima “riforma mancata” di questo Paese, INTEGRA  vigilerà per parte sua, Intensificando questa “CAMPAGNA DI VERITA’ “, a tutti i livelli istituzionali e sociali.

Quindi un forte appello alla  SOLIDARIETA’ (oggi in primo luogo alla popolazione di Amatrice colpita dal recente Terremoto, ricordando anche Sayed, il rifugiato  afgano morto tra le sue macerie), che insieme alla  RESPONSABILITA’ ED ALLA PARTECIPAZIONE risulteranno gli unici antidoti “cristiani” per combattere meglio l’Indifferenza e l’ignavia di tanti, specie quelli che hanno responsabilità istituzionali in questo nostro amato Bel Paese…

Klodiana Cuka

Presidente Integra Onlus