“PERSEGUITERANNO ANCHE VOI” (Gv. 15,20) – Persone, drammi, prospettive

copertina convegno

Roma, 18 febbraio 2015

Milano, 28 marzo

Il 18 febbraio, a Roma, nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, organizzato dalla Camera dei Deputati, si è svolto un convegno dal titolo “Perseguiteranno anche voi (Gv.15,20 )”, Persone, Drammi, Prospettive.

Di fronte a circa duecento persone, dopo i saluti dell’on. Stefano Dambruoso, Questore della Camera dei Deputati, introdotto dal moderatore dottor Franco di Mare, giornalista della RAI, ha aperto i lavori S.E. mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo ausiliare di Roma, che ha portato ai convegnisti il saluto della chiesa di Roma e ha offerto una riflessione sul “perché i cristiani sano e saranno perseguitati“.

A suo avviso il futuro del cristianesimo non sarà roseo, essendo l’unica religione che può contribuire all’interpretazione della globalizzazione.

La dottoressa Klodiana Cuka, presidente d’Integra Onlus, ha rievocato una considerazione di Papa san Giovanni Paolo II, che – nel discorso del 21 febbraio 1981 in occasione della visita al campo profughi filippino di Morong – aveva affermato: ” tra tutte le tragedie umane del nostro tempo, forse la più grande è proprio dei profughi” e aveva chiesto a tuti i fedeli di unirsi a lui in accorato appello alle Nazioni a favore di tutte le persone esuli nel mondo intero.

In ciò si concretizza l’impegno di Integra Onlus, che non solo a Lecce ma anche in Lombardia è in prima linea per accogliere le persone che sbarcano a Lampedusa, offrendo loro sia del cibo caldo, sia degli orientamenti, sia la speranza e il sorriso per chi decide di rimanere.

Il dottor Alfredo Mantovano, di Alleanza Cattolica, consigliere della Corte di Appello di Roma, ha ricordato, anzitutto, l’impegno di S.E. mons. Giovanni Martinelli, arcivescovo di Tripoli, e dei pochi collaboratori che con lui non hanno voluto abbandonare la Libia malgrado rischi elevatissimi. Sono figure esemplari di una chiesa che resta mentre tutti vanno via, in luoghi dove l’essere cristiani costituisce spesso l’unico motivo per subire le persecuzioni più efferate.

Il prefetto Mario Morcone, capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, ritiene che in Italia non esista il pericolo di una “bomba umana” destabilizzante, cioè l’arrivo programmato di un numero di profughi insostenibile, ma piuttosto che le bande dei criminali che agiscono in Nord Africa abbiamo bisogno, per profitto, di una rotazione continua di migranti, fino a imbarcarli in qualunque condizione del mare. È necessario che gli italiani facciano la loro parte, soprattutto con riferimento ai diritti umani violati.  Se di fronte al carico pesantissimo sulle regioni del sud si avverte qualche volta  una resistenza  egoistica di alcune regioni del Nord, è comunque doveroso rispettare gl’impegni assunti  e fare onore alla tradizione di civiltà e di accoglienza che l’Italia ha sempre mostrato.

Questa è la strada – ha concluso il prefetto Morcone – che verrà percorsa senza alcuna esitazione, indipendentemente dalle opinioni, dal dibattito politico e dalle elezioni regionali o comunali.

A Milano in data 28 marzo, il terzo convegno, organizzato con lo stesso titolo dall’Associazione Integra Onlus e da Alleanza Cattolica , in collaborazione con Progetto Osservatorio, con Patrocinio della Regione Lombardia e il contributo del Centro Studi Culturale Parlamento della Legalità, si è tenuto presso l’Hotel Michelangelo. L’evento, dedicato alle persecuzioni dei cristiani e alle questioni relative all’accoglienza dei rifugiati, è stato realizzato con fondi del ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, Progetti SPRAR, Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati – e  della Prefettura di Milano tramite un accordo quadro per i servizi di accoglienza ai cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. In rappresentanza del Prefetto ha partecipato la dottoressa Donatella Cera, dirigente dell’area Diritti Civili, Cittadinanza, Condizione Giuridica dello Straniero, Immigrazione e diritto d’asilo della Prefettura.

Davanti ad un pubblico di oltre trecento persone, ha introdotto i lavori la dottoressa Cuka, la quale presentando le attività di Integra Onlus ha sottolineato che l’aspetto dell’Integrazione degli immigrati  non è di facile comprensione, soprattutto perché si guarda a essi in modo demagogico e ideologico, con un atteggiamento di rifiuto oppure di accoglienza indiscriminata senza alcun impegno di dialogo e d’integrazione culturale. Ha moderato i lavori il dottor Marco Invernizzi, di Alleanza Cattolica, che in apertura ha dato lettura del saluto di S.E. mons. Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara – Comacchio, e di monsignor Luca Bressan, vicario episcopale per la Cultura, la Carità, la Missione e l’azione Sociale dell’arcidiocesi di Milano.

Il convegno è stato organizzato con l’obiettivo di denunciare la persecuzione dei cristiani nel mondo e contemporaneamente di mostrare i legami che esistono fra le guerre in corso, tutte le persecuzioni religiose e la presenza problematica nella Penisola di un numero sempre maggiore.

Il dottor Aldo Morrone, medico infettivologo, consulente speciale per la medicina delle migrazioni per il ministero della Salute, ha presentato sia la sua decennale esperienza di assistenza alle vittime della guerra e della carestia, anche attraverso la proiezione d’immigrati toccanti, sia il lavoro svolto in Italia nell’assistenza sanitaria agli immigrati ed ha posto l’accento sulla necessità di un impegno anche culturale per manifestare una vicinanza concreta ai popoli sofferenti e soprattutto alle famiglie che fuggono perdendo tutto, come la Sacra Famiglia perseguita dal Re Erode.

La Dottoressa Costanza Miriano, giornalista presso Rai Vaticano e scrittrice, ha raccontato quanto sia difficile attirare l’attenzione dei media sui temi del convegno, perché all’interno delle redazioni esiste un pregiudizio ideologico sui cristiani perseguitati, che spinge a relegarli nelle pagine interne o a condannarli nel silenzio, sebbene i cristiani siano la minoranza più perseguitata nel mondo. La sorte dei cristiani purtroppo non sta a cuore all’opinione pubblica, anche perché si è persa la consapevolezza delle radici cristiane dell’Occidente.

I cristiani uccisi a causa diretta o indiretta della loro fede sono oltre centomila all’anno, uno ogni cinque minuti, come ha ricordato il dottor Massimo Introvigne, responsabile nazionale vicario da Alleanza Cattolica.

Introvigne ha spiegato che l’Occidente ha chiuso le porte al cristianesimo, vuol evitare di parlare di Cristo;  affrontare il tema delle persecuzioni significa dover affrontare anche quello della libertà religiosa, che nemmeno in Occidente viene rispettata