Presentazione progetto: Shqiperia, “nobiltà delle aquile” convegno. la modernità di Skanderbeg a 600 anni dalla nascita

A 600 anni dalla nascita di Scanderbeg, l’eroe albanese che si oppose all’invasione turca nel suo Paese, continuano le iniziative per ricordare le sue gesta. A Lecce, considerata la porta d’Europa, a cura dell’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo, lo scorso 4 febbraio, nel palazzo Turrisi Palumbo, nell’ambito degli interventi di informazione e promozione dell’immagine dell’Albania, è stato presentato il progetto: SHQIPERIA: NOBILTA’ DELLE AQUILE. Contemporaneamente si è tenuto un convegno su la modernità di Scanderbeg, a seicento anni dalla nascita.

Il progetto Shqiperia ha come obiettivo quello di dare voce, strumenti e competenze al popolo d’Albania affinché possa procedere in un percorso di acquisizione, valorizzazione, promozione e diffusione delle”proprie immagini”. Promuovere l’immagine dell’Albania debba significare- è stato detto dai responsabili dell’Agenzia Euromediterranea- da un lato, favorire tale processo di crescita attraverso la formazione ed il supporto all’utilizzo di ciò che è  il canale principe promozionale e divulgativo, ossia l’informazione ( con stage formativi nel campo televisivo e radiofonico), dall’altro valorizzare e promuovere quel grande patrimonio storico e culturale d’Albania che ne rappresenta le “radici”, la memoria e l’identità nazionale( antologia illustrata della letteratura albanese, mostra fotografica, documentario su paesaggio d’Albania, opera editoriale illustrata centrata sulla figura dell’eroe Skanderbeg).

Nel convegno sono intervenuti: il prof. Nedim Vlora, insegnante di geografia all’Universita’ di Bari, che ha svolto la funzione, anche, del moderatore. Il dott. Agron Gjekmarkaj sottosegretario del Ministro della Cultura, Turismo, Gioventù e Sport dell’Albania; Il dott.Alessandro Castriota Scanderbeg, discendente dell’eroe albanese; l’assessore alla Cultura Gianni Garrisi, del Comune di Lecce, che ha portato i saluti della città pugliese; il dott. Visar Zhiti ed il prof. Nasho Jorgaqi, due scrittori e poeti albanesi; il prof. Donato Mazzeo di Barile (Pz), direttore dell’associazione culturale Basilicata Arbereshe. Erano presenti anche lo scultore albanese Bujar Arapi, autore di una scultura marmorea di Skanderbeg realizzata nel Comune di San Marzano( Ta), Mimmo Gianfreda, presidente dell’associazione Artisti del mondo di Tirana, il dott. Costantino Pugliese socio della rivista Basilicata Arbereshe, l’assessore alla Cultura del Comune di Ginestra (Pz) ed alcuni esponenti albanesi provenienti dal Paese delle Aquile. Da tutti è stato ribadito la grandezza di Giorgio Castriota Skanderbeg, ad oltre mezzo secolo dalla sua morte.

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Degli interventi, significativi sono stati quelli del prof. Nedim Vlora: “con la morte di Skanderbeg finì la comunicazione mediale con l’Occidente. Una grande figura che ha svolto un ruolo di trascinatore. Le sue gesta, celebrate fino ai giorni nostri, furono per molto tempo in Europa oggetto di unanime ammirazione. Un personaggio valoroso e controverso, durante il suo dominio, tanti sgambetti tra prìncipi, in un quadro non proprio chiaro”. La delegazione lucana, guidata dal prof. Donato Mazzeo, ha reso una valida testimonianza  del dinamismo culturale dell’Arberìa regionale ed è coinvolta a pieno titolo nelle prossime attività in cantiere dell’Agenzia Culturale Euromediterranea.

E’ seguito un breve dibattito nel quale sono intervenuti il dott. Guida Fernando, un cultore di storia Patria, da Copertino (Le): “ il castello del mio paese è considerata una ricchezza della discendenza degli Skanderbeg. Invito a leggere il libro di Ismail Kadarè, i Tamburi della pioggia per capire la grandiosità di Giorgio Castriota Skanderbeg”.

A fine serata il dott. Alessandro Skanderbeg ha ospitato le autorità presenti nella casa nobile dei propri ascendenti di Ruffano ( Le).

Il dott. Costantino Pugliese, componente della delegazione lucana, su quanto sentito e visto, ha commentato: “  originale e provocatorio è stato l’intervento del prof. Vlora che ha svelato aspetti inediti della storia di Skanderbeg. L’ospitalità del principe Alessandro Castriota Skanderbeg a Ruffano, nel palazzo “avito” seicentesco della famiglia, è stata impeccabile. Siamo stati accolti in un’atmosfera di suggestiva rievocazione storica della dinastìa  Skanderbeg”.

Lorenzo Zolfo