Temi sociali in scena alla 5° Notte Bianca, una mostra di IntegraOnlus

notte bianca 2011 lecce

Lecce – Non solo musica, divertimento, arte e cultura nella Notte Bianca leccese. I temi sociali avranno, infatti, quest’anno due punti di riferimento. l’Unione Italiana Ciechi, che avrà un gazebo informativo in Piazza Sant’Oronzo, e IntegraOnlus con la mostra “IntegrAzione” all’esterno della Mediateca presso le Officine Cantelmo.

L’ U.I.C.I. è un ente morale nato nel 1920, con lo scopo di tutelare e promuovere i diritti e gli interessi dei ciechi e degli ipovedenti in ogni ambito della società civile. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti progetta, organizza e gestisce ogni attività volta a rendere dignitosa e decorosa la vita dell’individuo socio: in particolare, cura il percorso scolastico e formativo, l’inserimento nel mondo del lavoro, il godimento del tempo libero e l’assistenza specifica in determinate esigenze quotidiane. L’attività dell’Unione si estrinseca attraverso una fattiva collaborazione con la pubblica amministrazione, e soprattutto grazie all’azione di enti dedicati, che si occupano nello specifico di un determinato settore. La sede è a Lecce in Piazzetta dei Peruzzi 1, ed occupa un’ala dell’antico e grande Palazzo Giaconia (XVI sec.), che, sin dal 1906 e grazie ad Anna Antonacci, divenne Istituto dei Ciechi, con il quale l’U.I.C.I. collabora.

Quanto a Integra Onlus, la sua partecipazione nella Notte Bianca di Lecce sarà legata alla presentazione della mostra-documentario “IntegrAzione”. Sono passati vent’anni da quando per la prima volta gli albanesi hanno rotto la cortina di ferro, nel luglio del 1990, assediando le ambasciate straniere a Tirana. E’ arrivata, poi, nel dicembre 1990, la Notte della Democrazia, la notte che concluse i lunghi giorni di protesta studentesca, nella capitale d’Albania. Fu la fine del regime totalitario. L’8 marzo e l’8 agosto 1991, le immagini indimenticabili della Vlora e delle altre navi che approdarono nei porti pugliesi: erano iniziati gli anni degli sbarchi e dell’immigrazione di massa con la quale l’Italia si è trovata a fare i conti.

La mostra realizzata da Vittorio Arcieri per Integra Onlus documenta con professionalità, ma soprattutto con grande umanità l’intensità degli sbarchi, i volti segnati dei migranti, le mani delle madri che stringevano i figli, gli occhi dei bambini puntati verso una nuova realtà, un futuro diverso, di speranza. E poi l’accoglienza del popolo italiano, l’impegno delle Forze dell’ordine, gli sforzi delle istituzioni. Le immagini documentano, una dopo l’altra, pagine di storia per ricordare a tutti il significato profondo della parola “migrante” .

“La storia ha sempre legato l’Italia e l’Albania e le nuove migrazioni hanno segnato i nostri paesi, disegnando un ponte di pace e solidarietà. Siamo chiamati ad affrontare insieme un percorso fatto di sforzi comuni, di azioni concrete e operose che si accompagnano alle speranze di chi lascia il proprio paese per vivere in un’ altra terra. Chi vuole crescere e portare una testimonianza di vita autentica e dignitosa sa bene che ogni scelta passa dalla volontà di creare un ponte ideale tra le culture, un legame solidale tra due realtà diverse che si completano. Ridare a tutte le comunità migranti il dovuto rispetto ed abbattere tutti i pregiudizi: questo l’obiettivo di chi come me è profondamente consapevole che ognuno è artefice del proprio destino”. (Klodiana Cuka – presidente Integra onlus).